Sono un giovane insegnante di matematica e scienze, ho insegnato in diverse scuole: dalle scuole superiori alle medie. Se qualcuno mi avesse detto quando ero più giovane che avrei passato la mia vita a insegnare, penso che mi sarei fatto una gran bella risata! Perché sì ragazzi, anche noi professori abbiamo avuto i nostri giorni di ribellione, di rifiuto dello studio e di noia estrema di fronte ai libri e ai compiti. Quando ero un ragazzino, la scuola non era certo la mia passione. Mi annoiavo mortalmente durante le lezioni, guardavo il soffitto contando i minuti che mancavano alla fine della giornata. Studiare sembrava un peso insopportabile, qualcosa da cui scappare.
Non è stato facile per me. Ho dovuto combattere con la noia, con la mancanza di interesse, con la sensazione di non capire niente di quello che mi veniva spiegato. Ma poi, un giorno, qualcosa è cambiato. Non posso dirvi che la voglia di studiare e l’interesse mi si sia acceso all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno. È stato più come un lento risveglio, una scoperta graduale di quanto il sapere potesse essere affascinante se presentato nel modo giusto. Ricordo ancora una lezione di matematica di una mia professoressa di scuola superiore, forse colei che mi ha fatto davvero innamorare di questa materia. La professoressa, con la sua passione contagiosa, ci raccontava delle vicende assurde che riguardavano il mondo che ci circonda: il tempo non esiste, c’è una quarta dimensione, il tempo non scorre allo stesso modo, l’universo è infinito, ma all’infinito finisce! Ricordo di non aver capito granchè di quella spiegazione, ma rimasi affascianto e contaminato dalla gioia che la professoressa aveva nello spiegarci quello che aveva studiato. Iniziai, senza nemmeno accorgermene, a non vedere più lo studio come un obbligo da sopportare, ma come un’opportunità per esplorare mondi nuovi, per capire il passato e, di riflesso, il presente. E così, piano piano, la noia è stata sostituita dalla curiosità, il disinteresse dalla passione.
Anche se non ho sempre amato studiare, ho imparato che il vero segreto è trovare la chiave giusta per aprire quelle porte che sembrano così difficili da oltrepassare. E questa chiave, ragazzi miei, è la passione. Tuttavia, anche se non so dirvi esattamente quale siano state con esattezza l’insieme di cose che mi hanno fatto venire voglia di studiare, ho notato che 5 cose mi hanno aiutato tantissimo. Ecco a voi cinque consigli, che hanno aiutato me.
- Non sentirti obbligato a studiare: Sai benissimo che nessuno può farlo davvero. I tuoi genitori possono anche toglierli la playstation od il telefono, ma se hai non hai voglia di studiare, pensa che questa non comparirà dal nulla. Tuttavia, sei alla scuola dell’obbligo. Essendo obbligato ad andare a scuola, non pensi che possa essere furbo trovare qualcosa che ti piace fare e iniziare a studiare per ottenerla? Faccio spesso l’esempio dello YouTuber o la fashion blogger, lavori che spesso e volentieri vengono sottovalutati: scegliere a chi rivolgerti, che tipo di contenuti caricare, ogni quanto caricarli, che tipo di linguaggio utilizzare…sono tutte cose indispensabili per avere seguito. Non a caso: sapevi che Chiara Ferragni, prima di lasciare gli studi, avesse frequentato la facoltà di economia “Bocconi” a Milano? Ha lasciato pochi esami prima della laurea: probabilmente le idee per il suo marketing vengono da lì.
- Smettila di paragonarti con gli altri: ho visto molte persone con voti altissimi a scuola, non sfruttare affatto tutte le conoscenze acquisite e non laurearsi. Ho visto invece ragazzi miei coetanei, con difficoltà in più materie, laurearsi ed ottenere dei posti di rilievo in diverse aziende e per lo Stato. I voti, a scuola, servono solo ad aiutarti a comprendere come lavorare e dove migliorare: non sono una classifica.
- Crea un ambiente di studio piacevole: che ci piaccia o no, dedichiamo molto tempo allo studio. Rendere l’ambiente di studio piacevole era uno dei trucchi che mi aiutava a studiare meglio. A volte, anzichè sedermi allo stesso posto di un tavolo, cambiavo sedia alla quale mi sedevo. Col tempo poi ho capito quanto fosse importante avere un piccolo spazio proprio: una lampada a led, della musica di sottofondo mentre studiavo (scopri quali playlist mi piacciono e penso siano utili per studiare), un piccolo dispositivo elettronico per fare ricerche, qualche FunkoPop! per abbellire la tua scrivania…sono tutti elementi essenziali per rendere il tuo ambiente piacevole;
- Accetta la noia: tutte le grandi soddisfazioni passano dalla noia. E’ un sentimento col quale dovrai imparare a convivere e famigliarizzare, perchè ti assicuro che le soddisfazioni che avrai dopo (per tanti sacrifici e tanta noia) faranno sì che non rimpiangerai affatto il tempo investito nello studio.
- Ricompensati per gli Sforzi: Impara a conoscere il metodo di studio che fa per te. Visita il sito e scopri alcuni metodi di studio per aiutarti a lavorare meglio. Concediti delle pause quando necessario e…premiati quando hai raggiunto un obiettivo!
Ti mostro, alcune interessanti postazioni da studio:





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